Le emozioni sono uno stimolo fisiologico, sono immediate e spontanee, durano poco tempo, teoricamente sono positive, in quanto ci indicano ciò che è giusto o sbagliato. Nonostante ciò alcune emozioni sono molto negative, durano tanto, rubano la nostra forza e la nostra energia; queste sono definite “emozioni parassite”. L’emozioni parassite provocano in noi reazioni di stress e ansia.
Le emozioni parlano attraverso il corpo e ognuna ha una specifica zona corporea:
– la paura si origina nella pancia, si propaga in tutto l’addome dal basso verso l’alto;
– la tristezza si percepisce nel petto, come se avessimo un peso in quel punto, per poi salire lungo il viso, chiudendola gola e facendo contrarre la zona intorno agli occhi;
– la rabbia si origina nella schiena fra le scapole, per poi arrivare al collo e alla mascella. Spesso chi soffre di cervicale o digrignamento dei denti durante il sonno soffre di rabbia repressa.
Paura e ansia sono emozioni differenti. La paura è uno stato di allarme del nostro corpo di fronte ad una minaccia reale. L’ansia invece è un sentimento indeterminato, è la previsione di un problema che potrebbe verificarsi in futuro, indica uno stato di disagio interiore.
Esistono emozioni così forti che possono prendere il sopravvento su noi stessi, provare ansia, rabbia e paura è normale, ma non deve paralizzarci.
Per vivere bene un’emozione non bisogna:
– rifiutarla o sottrarsi alla stessa, meglio domandarsi che cosa evoca quello stato emotivo. Rifiutare l’emozione, la ingigantisce e la rende incontrollabile;
– fare la guerra all’emozione, più si combatte l’emozione più questa aumenta la sua potenza;
– identificarsi con l’emozione, spesso tendiamo a sentirci un tutt’uno con essa, ci sentiamo tristi non percependo più l’emozione come esterna a noi.
Spesso queste emozioni negative ci portano a mettere in atto comportamenti distruttivi tra cui bere alcol e fumare sigarette per gestire l’ansia, aggredire l’altro perché si prova una forte rabbia.
Capita a molte persone di trovarsi in difficoltà difronte ad un sentimento o un’emozione che non si riesce a gestire. Quando ci sentiamo lontani del nostro equilibrio è importante renderci conto di cosa stiamo provando, prendersi cura di noi stessi e di quello che sentiamo in quel momento. Non fa bene riempirsi di impegni per non ascoltarsi. Inoltre è molto importante accorgersi di essere in difficoltà a causa di emozioni non espresse.
Esistono degli esercizi che aiutano a gestire le emozioni:
– strategia di controllo e accettazione, bisogna chiudere gli occhi, analizzare l’emozione per capire da quale pensiero negativo è stata prodotta, visualizzare uno “stop” cercando di trasformare il pensiero negativo in uno positivo;
– tecnica della foglia, l’individuo deve immaginare di avere davanti a sé un fiume che scorre lento e calmo, nell’acqua galleggia una foglia che va verso di lui rallentando in modo che il soggetto possa depositare sulla foglia i suoi pensieri di ansia, così da donarli alla foglia in modo che questa li possa portare lontano. E’ molto utile in una condizione di forte stress in cui si prova ansia, tachicardia, difficoltà a respirare;
– tecnica dell’autoabbraccio, quando il soggetto si sente pieno di rabbia o paura, nel momento della massima tensione deve concentrarsi sull’emozione che sta provando e tentare di autoabbracciarsi, visualizzando un semaforo rosso, che indica lo stop al malessere. Bisogna poi respirare profondamente cercando di capire che cosa voleva dire il nostro corpo con quella scarica di emozioni negative.
La capacità di una persona di riconoscere, capire gestire con consapevolezza le proprie e altrui emozioni, viene definita intelligenza emotiva. Questa aiuta il soggetto a reagire in modo positivo di fronte ai traumi. L’intelligenza emotiva si basa su tre pilastri fondamentali: autoconsapevolezza, autocontrollo ed empatia.
Quando però un’emozione negativa dura tanto a lungo e ritorna a tormentare la mente è importante chiedere aiuto, Contatta il Centro Psicologia Insieme al 3316505758 e insieme a un terapeuta riuscirai a modificare le emozioni negative, ritornando a vivere quelle positive.
Dott.ssa Valentina Calzi