Cosa sono le DIPENDENZE DA GIOCO, DA SOSTANZE, ECC...?
Le dipendenze, che possono riguardare il gioco, le sostanze, internet…, sono stati psichici e fisici che portano l’individuo a perdere il controllo sulla propria vita e a sviluppare comportamenti compulsivi, derivante dalla paura di vivere una situazione di grave malessere conseguente all’astinenza. Essa genera forti stati d’ansia e alterazioni del funzionamento fisico, oltre a compromettere gravemente i rapporti familiari e sociali.
Come Curiamo le DIPENDENZE DA GIOCO, DA SOSTANZE, ECC...?
Presso il Centro psicologia Insieme, l’intervento psicoterapeutico per le dipendenze si pone come obiettivo iniziale l’analisi approfondita della personalità dell’individuo, della fase del ciclo di vita in cui si trova, della storia affettiva e relazionale. Eliminare semplicemente il sintomo, ossia il comportamento patologico, può determinare uno spostamento della dipendenza verso altro. Invece, è fondamentale, nel momento in cui il soggetto dipendente abbia riconosciuto di avere un problema e mostri un desiderio autentico di volerlo affrontare, comprendere il significato profondo della dipendenza, che può essere legato a carenze affettive, problematiche d’autostima,...
Angela e il gioco d'azzardo
"Mi chiamo Angela, ho 56 anni, e sono arrivata a contattare il Centro Psicologia Insieme in quanto negli ultimi anni della mia vita mi sentivo insoddisfatta, senza stimoli e così ho iniziato a giocare alle macchinette. Da quello traevo un po’ soddisfazione, ma poi ne sentivo sempre di più il bisogno.
Ho iniziato a giocare più frequentemente, aumentando anche le somme giocate. Il mio stipendio non bastava più. Ho capito di avere un vero disturbo, non riuscivo a controllarmi e il mio gioco d’azzardo era totalmente compulsivo. Sono arrivata a chiedere prestiti per soddisfare la mia voglia del gioco. A causa di questa mia dipendenza ho rovinato anche i rapporti con la mia famiglia e i miei figli.
Attraverso i colloqui ho riconosciuto la mia mancanza di equilibrio, la poca stima di me stessa, il mio non accettarmi. Solo attraverso il gioco mi sentivo sicura di me e forte, ma nella realtà non era così. Non mi volevo bene e non mi accettavo, negavo le mie fragilità. Dopo il percorso psicoterapeutico sono riuscita a modificare questi aspetti; ho imparato a volermi bene, a cercare gli stimoli dentro me stessa, ero più fiduciosa di me e delle mie capacità. Ho così smesso di giocare e ho iniziato a riapprezzare la quotidianità della mia vita. Sono riuscita anche a far pace con mio marito e a ritrovare l’amore dei miei figli. Ringrazio la dottoressa che mi ha seguito e l’intera struttura."
Un abbraccio
Angela